«È un onore partecipare e presentare la nostra giovane azienda a questo convegno». Così ha esordito l'amministratore unico della NarTi, Tiziano Paterno Purin, all'iniziativa del 4 maggio a Narni sul futuro industriale sostenibile della Conca ternana.
«La NarTi - ha raccontato - è una società costituita nel 2021 ed entrata in produzione nel maggio 2022. La sua attività consiste nel trattamento di scarti di produzione provenienti dal ciclo del polipropilene per ricavarne del biossido di titanio, da riutilizzare come materia prima seconda nel settore della ceramica. Si tratta di un’attività industriale che rappresenta un chiaro esempio di economia circolare, nel quale viene pienamente accolto il principio di sostenibilità nella sua accezione più ampia: ambientale, economica e sociale. Infatti, con il nostro intervento, evitiamo che 4000 ton /anno di scarti si trasformino in costosi rifiuti pericolosi e, contemporaneamente, provvediamo alla loro valorizzazione, reinserendoli nel ciclo industriale, traendone beneficio sia in termini economici d’impresa che occupazionali. Dunque, un percorso apparentemente virtuoso ineccepibile che premia tutti, ma non sempre è così.
L’economia circolare si fa partendo dai rifiuti, questo a volte genera nel contesto ove si svolge l’attività, diffidenza e percezione negativa: ai valori positivi connessi con l’idea di economia circolare si sostituiscono quelli negativi associati ad un’attività concreta, percepita come dannosa per l’ambiente e la salute. Purtroppo, il rispetto delle norme, talvolta, non è sufficiente ad eliminare i disagi derivanti dalle lavorazioni che impattano sul contesto circostante; Un altro esempio è quello dei cattivi odori, difficilmente misurabili e regolabili, ma fortemente impattanti sulla qualità della vita nel contesto circostante. Il nostro impegno come imprenditori sta anche nello smontare questi paradossi, cercando di prevenire e gestire gli effetti negativi della nostra presenza anche oltre la prescrizione delle norme. A tal proposito la scelta della Localizzazione del sito produttivo è fondamentale; possibilmente distante da centri abitati ma, soprattutto sarebbe fondamentale la possibilità di disporre di aree specializzate e adeguatamente infrastrutturate, per rendere davvero sostenibili attività che presentano le criticità proprie di un ciclo di lavorazione che tratta rifiuti».
Queste riflessioni sono state le basi per definire l’approccio da adottare al momento di avviare la nuova iniziativa a Nera Montoro, che si basa su tre elementi:
- Trasparenza e affidabilità nei rapporti con il territorio e con tutti gli attori locali; ciò si traduce in un’ampia condivisione della conoscenza dei dati relativi alla nostra attività rilevanti per gli attori locali: tutti i dati, sia quelli positivi che quelli negativi sono stati condivisi per mettersi nelle condizioni di gestire insieme le eventuali situazioni di rischio. Così si è proceduto in occasione di un evento critico generatosi in seguito al cattivo funzionamento dell’impianto.
- Tecnologia e innovazione; l’impianto installato a Nera Montoro è di ultima generazione, completamente automatizzato, progettato per stare molto al di sotto dei parametri ambientali previsti dalla normativa, dotato di sensori in tutti i punti sensibili. Il sistema di filtrazione è il più completo ed evoluto ad oggi sul mercato.
- Responsabilità sociale che impone all’azienda di contribuire all’equilibrio dell’intero eco sistema nel quale è inserita e di adottare comportamenti finalizzati a promuovere, il miglioramento della qualità dell’ambiente e il benessere della comunità.
«I nostri obiettivi futuri a medio termine - ha dichiarato pubblicamente il numero uno NarTi - sono:
- l’adesione al progetto di Confindustria “Urban Re – generation”, il che punta a ridurre gli impatti delle imprese sull’ambiente e, contemporaneamente, alla promozione del benessere delle comunità di riferimento.
- Il conseguimento entro il 2024 della Certificazione di Sistema di gestione ambientale 14001.
- Analisi del Ciclo di Vita del prodotto per valutare l’impatto ambientale che può avere il nostro prodotto su di esso.
- Abbiamo avviato Progetti di R&S per nobilitare ulteriormente il nostro prodotto ed utilizzarlo in settori diversi da quello ceramico.
- Intendiamo investire sulle energie rinnovabili dotando lo stabilimento di un impianto fotovoltaico al servizio del ciclo produttivo ma, anche, dei residenti nelle frazioni vicini promuovendo la costituzione di una comunità energetica».
«Chiediamo, e siamo pronti per questo a collaborare con le Istituzioni e le altre aziende ivi localizzate - ha concluso Paterno Purin - che si attivi un percorso di riqualificazione dell’area di Nera Montoro di Narni che presenta, attualmente, condizioni fortemente penalizzanti per chi vi opera. Pensiamo, invece, che quell’area debba diventare l’immagine di un modello di economia circolare responsabile, controllabile e fortemente integrata con il territorio. Sono convinto che solo attraverso una collaborazione congiunta possiamo sperare di preservare la bellezza e la ricchezza del territorio in cui viviamo facendo impresa».