Cambia la classificazione dei fanghi trattati da Nar.Ti, azienda al passo con autorizzazioni e precauzioni

Cambia la classificazione dei fanghi trattati da Nar.Ti, azienda al passo con autorizzazioni e precauzioni

In corso la Valutazione preliminare relativa al progetto di 'Incremento del quantitativo di rifiuti pericolosi già trattati' sottoposto a Regione e Arpa Umbria.

Nar.Ti, con questa iniziativa, non intende aumentare la capacità di lavorazione dei fanghi dai quali recupera biossido di titanio, né modificherà il processo e anzi manterrà la quantità complessiva annua di rifiuti in ingresso (8.000 tonnellate). Tuttavia, essendo per una tipologia di rifiuto, intervenuto da normativa un abbassamento della soglia di pericolo, l'azienda di Nera Montoro necessita di adeguare il rapporto tra rifiuti pericolosi e non, esattamente al 50%. Non cambiano dunque in nessun modo le caratteristiche quali-quantitative dei fanghi di scarto della Basell Poliolefine Italia S.r.l. che arrivano in via dello Stabilimento; con l'abbassamento, però, della soglia di concentrazione di alcune sostanze per la classificazione dei rifiuti, quelli pericolosi coincidono con una porzione del totale superiore al passato.

Nar.Ti ha già adottato dal principio tutta una serie di precauzioni, secondo le migliori pratiche disponibili sulle attvità di scarico, trasporto, stoccaggio e movimentazione dei fanghi, che costituiscono elemento concreto di prevenzione al fine di scongiurare la contaminazione del suolo e delle acque sotterranee. I fanghi sono stoccati in apposite vasche stagne in acciaio inox, all’interno di un comparto dedicato.

Le superfici del sito inoltre, vale la pena sottolinearlo, sono impermeabili e la pavimentazione interna all’installazione, dove si ha la manipolazione delle sostanze, è realizzata in cemento, impermeabile e, in quanto di nuova fabbricazione, priva di crepe e/o danni che potrebbero essere per qualsiasi motivo causa di possibili infiltrazioni.